Il cerchio del nucleo
Autore : Nadia Betti
Collana : Impronte
ISBN:978-88-6039-288-6. , Anno 2013
pagg. 160; cm 14X21 Italiano
Br. ill.
€ 12.00
Descrizione
è una storia d’amore.Un’altra! Con quante storie d’amore sono state scritte, si continua ancora? Un tal Alighieri ha cantato l’amore qualche annetto fa in una Commedia, chiamata all’unisono addirittura Divina, che ancora oggi tutti continuano a leggere, e si insiste ancora… Il vizio non ha risparmiato proprio nessuno, nessuno nel mondo e in ogni tempo.
Amor cortese e amor carnale, amor platonico e amore erotico, amor sognato e amor vissuto, insomma l’amore è un sentimento che avvolge tutti, pervasivo di storie colte e popolari, in ogni tempo e in ogni luogo, nella sua inossidabile precaria eternità.
Si nasconde in fragili forme per poi esplodere in forze tenaci capaci di dare vero senso alla vita.
è colore interiore che dipinge a tinte forti l’esistenza dell’umanità intera.
Ma talvolta accade che non si riconosca, sicuri come siamo, di saper tutto di lui.
Poi la vita ti precipita addosso i drammi di cui è intessuta e ti apre spietatamente gli occhi, proprio quando sembra che non ci sia più niente da fare.
Così come accade alla protagonista del Il cerchio del nucleo.
E Nadia Betti in questo libro ce lo racconta.
Nadia è una persona che ama scrivere e scrive come è abituata a fare: ascolta il cuore che “ditta dentro” e trasforma i palpiti in parole.
Scrive per il piacere di scrivere, avvolta dal fascino profondo della cultura dell’essere: va in profondità, non si accontenta della superficie, scava nei meandri dell’animo umano con spietata delicatezza e cerca in tasca le parole giuste per farne assaporare il gusto, aspro o amaro, dolce o delicato che sia.
Ama l’esattezza - dei luoghi e delle storie che qui si sono avvolte - e anche la molteplicità della narrazione, seguendo le lezioni di Calvino.
Conduce il lettore in un viaggio, che è sì spostamento nello spazio, ma diventa soprattutto un andare ad venturam: una ricerca, un’esplorazione di spazi fisici e interiori.
Lo spazio dell’io si espande nello spazio del noi, l’amore per una persona si apre all’amore per gli altri, all’impegno civile e sociale.
La parola scivola in quella zona del reale che non è popolata solo di fatti esteriori, ma sgorga da un’interiorità capace di esprimere un significare silenzioso, che ordina i fatti narrati in modo da creare nuovi sensi.
Penetra nelle forme dei paesaggi geografici, scivola sulla loro geometria e quelle linee e quelle curve si fanno paesaggi interiori.
Il viaggio nella storia dell’umanità ha sempre acceso lo stupore, animato la curiosità, facendo assaporare nuovi sentimenti e nuove emozioni, ha acceso speranze e attese, favorito conoscenze, liberando schemi mentali grazie al continuo confronto con le diversità.
Insomma è un viaggio che ha a che fare con la pienezza, non con la vacanza, un vero viaggio dell’anima, dove la morte è parte della vita.
Nadia comprende che scrivere è un gioco, un gioco che somiglia tanto a quello dei bambini, di una terribile serietà.
Perché è un mettere tutto in gioco per giungere al nucleo del cerchio.
Come il sorriso della Gioconda, è gioco ineffabile, sempre pronto a ricordarci il limite dell’umana esistenza.
Ed è come se dicesse: ti è stato concesso di giungere fin qui, non puoi andare oltre.
Ma questo oltre è proprio il terreno dell’arte e della scrittura.
Sono in tutti noi non scritte, tante storie a brandelli, agli scrittori va il compito di mettere nero su bianco.
Buona lettura!
Sandra Landi .