Syllabaria
Racconti didascalici

Autore : Paolo Fanfani
Collana : Fuori Collana
ISBN:9788860394217. , Anno 2017
pagg. 80; cm 14X21 Italiano
Br.
€ 12.00
Descrizione
Nel 1936 Francesco Paolo Japichino, redigendone la definizione per l’Enciclopedia Italiana Treccani, descriveva il sillabario come “[…] il primo libro che si mette in mano al fanciullo per insegnargli a leggere e a scrivere […]”.Con una premessa del genere, pertanto, la scelta di intitolare un libro Syllabaria non può non apparire come una vera e propria dichiarazione d’intenti.
Preso in prestito dal latino medievale, il termine può, ad un primo impatto, evocare antiche memorie scolastiche legate ad un passato lontano in cui l’abbecedario, e più tardi il sillabario, erano strumenti usati quotidianamente dagli scolari.
Il taglio fresco e contemporaneo che Paolo Fanfani ha conferito al suo lavoro, pensato per un pubblico molto diverso per età da quello al quale i vecchi sillabari si rivolgevano, è però decisamente lontano dalle immagini un po’ impolverate alle quali sono legati quei libri, ai quali, semmai, può essere accostato per la funzione didattica che ne è alla base.
I ventitré racconti riuniti nel volume sono privi di titolo, ma vengono introdotti semplicemente da una lettera dell’alfabeto, che oltre a rappresentarne il filo conduttore è anche indicativa del contenuto delle storie.
All’interno di ogni racconto, infatti, l’autore ha voluto inserire il maggior numero possibile di termini che avessero come iniziale la lettera che troviamo in apertura dello scritto, prestando, inoltre, una grande attenzione alla scelta di parole che siano particolarmente significative sotto il profilo del contenuto semantico, senza dimenticare certe espressioni desuete ed ormai quasi dimenticate in quanto uscite dal linguaggio comune.
Così facendo Fanfani segue un programma ben preciso, perché se è vero che i racconti, anche i più brevi, sono sempre da apprezzare, e rivelano da parte di Paolo una capacità di costruire delle storie che, accanto a gradevoli divertissements, ritraggono, rielaborandole, situazioni che solo un’inusuale attenzione per le piccole storie che la realtà pone quotidianamente sotto gli occhi di tutti è in grado di notare, la cura posta nella selezione dei vocaboli mostra come il contenuto sia in realtà del tutto secondario e funzionale solo alla costruzione di un’adeguata cornice per la lingua.
Questa ricerca, che Fanfani porta avanti animato da una reale passione da collezionista di parole, si concentra in modo particolare sui verbi, termini che, in quanto indicativi di un’azione, rivestono un ruolo di fondamentale importanza nell’economia del linguaggio, scritto ma non solo.
Il tono leggero e la scrittura scorrevole che caratterizzano l’intero libro fanno di Syllabaria anche un testo ludico, e come tale lo inseriscono, con le dovute distinzioni, nel solco tracciato da autori illustri capaci, come Raymond Queneau con i suoi Esercizi di stile, di giocare con la lingua creando qualcosa che, come un cavallo di Troia, permetta di raggiungere piacevolmente degli obiettivi didattici molto seri.
Infatti, oltre a stimolare l’attenzione verso un uso consapevole della lingua, questi brevi racconti didascalici nascono con l’intento e la speranza di spingere il lettore ad arricchire un vocabolario che, invece, oggi rischia inesorabilmente di impoverirsi, a discapito non solo della lingua, ma anche di una comunicazione che, proprio per la mancata conoscenza di tanti vocaboli, diventa sempre meno chiara ed efficace.
Pur prendendo spunto da qualcosa di antico, dunque, Syllabaria si propone come un moderno strumento di ausilio allo studio, reso più gradevole ed accattivante dalla forma narrativa del racconto breve, attraverso il quale migliorare il proprio modo di scrivere, parlare e comunicare.
Eleonora Tozzi .