La fine dei giochi

Autore : Lucio Bussolini
Collana : Mielamaro
Novità
ISBN:9788860396358. , Anno 2025
pagg. 56; cm 14X21 Italiano
Br. Ill.
€ 13.00
Descrizione
I sentimenti che si provano cambiano col il passare degli anni, almeno così credevo, ma inaspettatamente mi sono accorto che in me ha vissuto un minimo comune denominatore, che mi ha accompagnato per tutti i miei anni e che ha cercato il significato interiore dell’esistenza.Ho tentato di comprendere il ruolo della vicende umane e spirituali con un occhio caleidoscopico, con cui si interpreta la vita.
Ho vissuto l’epopea dell’esistenzialismo più sfrenato, degli affetti e della sessualità con la complicità di maestri come Moravia, Sartre e niente veniva dato per scontato.
Questo vizio esistenziale mi è rimasto e mentre all’inizio era vissuto come una lezione scomoda, ora ne sono diventato orgoglioso.
Soprattutto a dispetto del vuoto che oggi circonda la società; esiste una assenza di vita interiore, oserei dire spirituale, in funzione della vita virtuale all’interno di una scatolina colorata a cui affidiamo la nostra vita, rinunciando alla vita vera.
I nostri giovani ed anche molti adulti vivono nei social, cosa voglia dire non si sa, comunicano in rete con il mondo globale e non scambiano una parola con le persone con cui sono sedute a tavola.
Ecco, credo che dovremmo recuperare la nostra dimensione divina, riscoprire quel mondo formato da anfratti, caverne, terrazze panoramiche che costituiscono il nostro animo interiore, dandogli vita e luce.
Solo allora potremmo dire di vivere realmente.
Non abbiamo bisogno di avatar, un enorme tesoro è dentro ognuno di noi, rimane spesso celato ai più e anche a noi stessi.
Riscopriamolo e portiamolo alla luce.
Scaturirà una grande gioia, perché avremo accesso ad una dimensione divina, che ci renderà eterni nei sentimenti e negli affetti.
Oggi siamo talmente assuefatti alla guerra la viviamo in televisione o nei videogiochi a tal punto da sembraci un fatto naturale.
Solo chi ha vissuto le atrocità della guerra china il capo di fronte a queste assurdità.
Mille anni fa come ora, togliere la vita sembra una naturalezza, un gioco senza pensiero.
Eppure il miracolo della vita di cui ognuno di noi è testimone ha onorato un progetto divino, che nessuno ha il diritto di oltraggiare.