Arco dell'orizzonte
Incontro tra gli alunni del Liceo Artistico Virgilio di Empoli e l'arte di Marco Bagnoli
Autore : Samanta Monco
Collana : Arte Contemporanea
ISBN:978-88-6039-266-4. , Anno 2012
pagg. 36; cm 20X20 Italiano
Spillato costola quadra
€ 8.00
Descrizione
Il fare polemico o provocatorio aiuta alcuni artisti a porsi al centro di dibattiti, ma queste non son certo caratteristiche che riguardano l’arte raffinata di Marco Bagnoli, che riflessivo e schivo, deposita nelle sue opere i semi di un linguaggio unico, creato per instaurare una rapporto vivo con chi le osserva.Spesso il silenzio è necessario.
Il percorso che porta a restituire un pensiero in forma d’arte prevede inevitabilmente silenziosi isolamenti.
Anche quando gli stimoli provengono dalla vita stessa, dai contatti e dalle commistioni culturali, come soprattutto accadeva in passato, quando gli artisti producevano quasi collettivamente, i momenti di individuale riflessione hanno sempre determinato l’unicità dell’intima proposta con la quale la produzione del singolo si è consacrata alla storia.
Accade che in questo silenzio, voluto talvolta dagli artisti stessi come a proteggere il cuore della loro creatività, pervada e caratterizzi il corso intero della loro vita professionale.
Se una delle cause la si può individuare in questo istinto a preservare l’intimità della propria creatività, altre ragioni di carattere storico-artistico, di cui i critici e gli storici iniziano oggi a studiare meglio i processi, hanno determinato quell’ isolamento della figura dell’artista che ha caratterizzato l’ultimo ventennio.
Il progetto nasce sulla scorta di questa riflessione, dunque dal riscontro della necessità di creare un momento di contatto vivo con gli artisti visti come depositari dell’unicità del loro pensiero.
Nel confronto con l’originalità e con la complessità di questo pensiero esiste una possibilità concreta di un arricchimento comune.
Nella scelta dell’interlocutore si è ritenuto che i ragazzi del liceo artistico, proprio per la sensibilità maturata nel corso dei loro studi, fossero più predisposti a cogliere le sottili connessioni con lo spazio e con i sensi presenti nell’opera dell’artista.
Il contatto con i lavori di Bagnoli non ha avuto solo una valenza didattica, ma si è tentato di favorire un approccio più complesso e più veritiero, cercando di far compiere ai ragazzi una esperienza estetica ed emotiva che permettesse un avvicinamento il più possibile personale, che fosse frutto di un processo interiore e non di una semplificazione dei contenuti.
Il percorso proposto non è stato piano e scontato e per certi aspetti ha fatto pensare al percorso del filosofo raccontato da Platone nel mito della caverna.
Lasciando il luogo dell’oscurità e delle apparenze e incontrando la luce del sole l’uomo vedrà le cose vere e conquisterà la verità, ma rientrando nelle penombra con lo sguardo afflitto dalla troppa luce sarà più incapace degli altri, che nel buio sono sempre rimasti, di vagare nella caverna oscura.
Ciò che arricchisce non necessariamente costruisce certezze.